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ISTITUTO COMPRENSIVO
VIA CUTIGLIANO 82

 

Il nuovo Istituto Comprensivo "Via Cutigliano 82", è costituito dalle scuole primarie "Pirandello" e "Capponi" e dalla scuola secondaria di primo grado "Quartararo" -centrale e succursale- ed è composto da 5 plessi:

• “Luigi Pirandello” - Via Cutigliano, 82 - (sede della Direzione e della Segreteria)
“Claudio Graziosi” - Via Greve, 105
“Capponi” - Via San Pantaleo Campano, 41
"Quartararo Centrale" - Via della Magliana,
• "Quartararo succursale" - Via Pieve Fosciana,



Gli edifici scolastici “L. Pirandello”, “C. Graziosi”, e "Quartararo" centrale e succursale sono collocati nel quartiere “Magliana”, l’edificio “Capponi" nel quartiere Trullo.

L' Istituto Comprensivo Via Cutigliano, con i suoi 5 plessi, opera nel territorio della XV Circoscrizione e nel XXIII Distretto scolastico.

I quartieri Magliana e Trullo sono facilmente raggiungibili con mezzi propri; il primo è servito dalla linea ferroviaria Roma-Fiumicino e dalle linee ATAC 128, 780, 781; il secondo è raggiunto dalla linea ATAC 870.

 

MAGLIANA

Il quartiere Magliana è ad altissima intensità di popolazione. Il verde pubblico è in fase di riqualificazione, il traffico caotico.
La realtà urbana di questa zona non favorisce ma limita la libertà di aggregazione e di movimento.

Da uno studio a cura del Gruppo Scout Roma 123 possiamo rilevare quanto segue:
“ Il volontariato attivo a livello di adulti riguarda la fascia di età compresa tra i 25 ed i 45 anni. Negli ultimi dieci anni si è passati da una prevalente presenza operaia, all'attuale impiegatizia, favorita dalla quasi scomparsa del mercato affittuario, tramutatosi in proprietà a basso costo rispetto alla media cittadina. Malgrado il miglioramento della vita in termini di fruibilità e qualità dei servizi primari (vi è un mercato, la posta, ben 6 banche, 4 farmacie, presidi UU.SS.LL.,...) esistono ancora grosse difficoltà per quanto riguarda la disponibilità di centri di aggregazione sociale per i più giovani. All'aumento di palestre, non è corrisposto ad esempio un equivalente aumento di spazi di vita all'aria aperta (vedesi progetto Tevere Sud), così come al numero di bische presenti sul territorio non corrispondono punti di aggregazione diversi come una biblioteca ben attrezzata, un cineforum, etc. L'offerta di formazione scolastica dagli asili nido (due), alla materna (tre scuole), alle elementari (due scuole), alle medie inferiori (due scuole), alle scuole superiori (una scuola) vede da una parte un calo della presenza scolastica, dovuto e dal contingente calo demografico ma soprattutto da un trasferimento di utenza all'esterno del quartiere. Tutto questo malgrado lo sforzo da parte di presidi e personale insegnante, orientato ad una offerta dell'edificio scolastico oltre come luogo di insegnamento didattico anche come punto di aggregazione per attività extrascolastiche (teatro, sport, attività manuali etc. In termini di associazioni e movimenti presenti sul territorio si va dalla prevenzione, al recupero della tossicodipendenza (Magliana 80 e CEIS), al consultorio familiare, alla rivalutazione del patrimonio archeologico presente, all'assistenza a portatori di handicap e down (Scuola Viva, ECASS), ai centri culturali (Insieme Per...), al Centro Anziani, allo scautismo. La Parrocchia, presente da sempre nella vita del quartiere, oltre ad essere luogo di culto e formazione spirituale, offre anche alloggio ad importanti iniziative sociali (CEIS, Scout, centro di ascolto per alcolisti, animazione giovanile, sport e tempo libero). La famiglia La famiglia nucleo sociale, risulta sempre più debole e incompleta (aumento delle separazioni, mancanza di comunicazione, genitori e figli sempre più coinvolti fuori casa per gran parte della giornata, utilizzo massivo di media e video games). Tutto questo porta spesso, ad una completa delega educativa da parte dei genitori verso l'esterno, con conseguente perdita della loro figura e della loro capacità formativa. Il "fare poco i genitori", può evidenziare nel tempo atteggiamenti di difficoltà nel praticare questo "mestiere", atteggiamenti riscontrabili nell'eccesso di apprensione, la scarsa fiducia, la poca fermezza educativa.”

 

TRULLO

La presenza di un sepolcro romano del I secolo alto 5 metri posto lungo l'argine del Tevere la cui forma ricorda quella dei Trulli pugliesi, da l'attuale nome alla borgata. Il sepolcro, inizialmente chiamato Turlone, Torraccio ed, infine, "Trullus de Maximis", risulta essere stato proprietà di un certo Massimo "Donne Rogata" nel XIII secolo.


La borgata fu costruita a partire dal 1939, col nome di “Costanzo Ciano", quale "residenza temporanea" dei cittadini del Rione Monti, sfollati per la demolizione e costruzione di Via dei Fori Imperiali, per poi, dopo la guerra, assumere il nome di “Duca D’Aosta". Il nome attuale fu assegnato nel 1946.

Dal sito "Arvalia storia" si ricavano le seguenti notizie.

"... Nel 1940 inizia l’edificazione moderna, intorno al nucleo fascista della Borgata Costanzo Ciano, cui seguono nel Dopoguerra edificazioni abusive non pianificate. Oggi il comprensorio del Trullo si compone di un abitato continuo fra Monte delle Capre e Montecucco, affiancato dall’abitato residenziale delle Vigne e da un settore di riserva naturale tra la Collina di Montecucco e la Piana di Affogalasino.

... La collocazione è tutt’altro che favorevole: in mezzo tra Via Portuense e via della Magliana (e lontano da entrambe), in uno stretto fondovalle acquitrinoso, solcato dal Fosso di Affogalasino, apportatore, fino a pochi anni prima di febbri malariche. L’edificazione avviene, in grande fretta ma con grande diligenza costruttiva, secondo le forme razionaliste dei progettisti Nicolosi e Nicolini.
La struttura abitativa della borgata è pensata come un insieme integrato di residenze, verde e servizi, che ne fanno, ancora oggi un modello di pianificazione del territorio ed un esempio di edilizia popolare riuscita.

... Nel Dopoguerra, sull’originario nucleo del Trullo, si innestano alterne fasi di edilizia popolare, residenziale e caotica e abusiva, sui due versanti collinari che attorniano la valle dove dorge la borgata.
Sul versante di Montecucco si insediano le palazzine popolari dello IACP, che danno alloggio agli sfollati romani.
Sul versante opposto di Monte delle Capre si verificano le lottizzazioni abusive e incontrollate della Zona F1 (ristrutturazione urbanistica) e della Zona G4 (case unifamiliari con giardino). Particolarmente difficile è l’urbanizzazione di Monte delle Capre, dove sorge una grande concentrazione di residenze prive di servizi e di verde.
Così come il Trullo puà definirsi una borgata ufficiale (pianificata), la vicina Monte delle Capre rientra nel numero delle borgate abusive.
La zona urbanistica del Trullo si estende oggi su un’area grossomodo quadrata, compresa tra il Tevere a sud e la Via Portuense a nord, e delimitata ad ovest e ad est da due corsi d’acqua: il fosso della Magliana ad ovest verso la Magliana Vecchia, e il fosso di Papa Leone ad est verso il Portuense (che oggi scorre in canalizzazione sotterranea, sotto viale Isacco Newton).
Nell’area del Trullo è possibile distinguere oggi tre fasce di insediamento: l’abitato continuo di Monte delle Capre-Trullo-Montecucco, le Vigne (sul fianco sinistro della Portuense, residuo delle tenute settecentesche) e infine la Collina di Montecucco e la Piana di Affogalasino (sul versante che dà sul Tevere), oggi costituiti in riserva naturale (parte della Valle dei Casali). Una quarta fascia, quella di Colle del Sole (già Borgata Magliana), pur facendo parte del quadrante del Trullo, è associata nel comune sentire a quello di Magliana Vecchia.

Vi si trovano due chiese parrocchiali (San Raffaele Arcangelo e i Martiri Portuensi). Tra i beni culturali simbolo di questo quadrante: Torre Righetti, il Cimitero della Parrocchietta, e le Case razionaliste del Trullo. Vi risiedono, al dicembre 2009, 28.372 abitanti."

 

 


 

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